Analisi e giudizio degli effetti ambientali, sociali, produttivi di una trasformazione introdotta dall’uomo. Si articola in una analisi tecnico-scientifica sui costi e benefici di un’opera o iniziativa (bilancio di impatto ambientale), e in una decisione di carattere politico. E’ obbligatoria per tutti gli interventi riguardanti la pianificazione e lo sviluppo del territorio suscettibili di determinare un impatto significativo e rilevante.

Consiste in una situazione giuridica di sostanziale non modificabilità dei luoghi, che si traduce in una serie di limitazioni sulle facoltà dei proprietari, possessori e/o detentori di tali beni. In concreto si realizza tramite una preminente attività di controllo da parte degli organi competenti e nella necessità di un’autorizzazione per i lavori di modificazione consentiti dei beni inclusi in queste categorie. Le Regioni possono anche individuare aree in cui è

Vincoli idrogeologici che consistono nell’assoggettamento di certi terreni all’obbligo della coltura boschiva secondo le modalità di appositi regolamenti, al fine di regolarizzare il deflusso delle acque.

Limitazione alle normali possibilità di edificare, ristrutturare o dare un determinato uso ad un immobile, quindi una limitazione all’uso di un ambiente, territorio, o parti di esso.

Ispezione di tutti i documenti rilevanti che riguardano immobili. In campo immobiliare si effettuano di norma la visura catastale, al Catasto, per identificare i dati fiscali e geometrici dell’immobile e la visura ipotecaria alla Conservatoria del registro, per controllare che sull’immobile non siano state trascritte ipoteche.

Consultazione, presso la Conservatoria dei registri immobiliari, delle proprietà immobiliari intestate ad un soggetto e delle eventuali ipoteche su di esse. È una sorta di “radiografia” che può servire a mettere in luce il quadro del suo patrimonio immobiliare ed eventuali problemi relativi.

Cambiamento di proprietà o di diritti su un immobile in Catasto.

E’ il rapporto tra la superficie fondiaria  l’indice di fabbricabilità fondiario assegnato (mc).

Riferito a parti dell’edificio che non si inseriscano organicamente nel suo volume complessivo, ma risultano in pratica ad esso sovrapposte, e talvolta compenetrate, per esigenze tecniche non previste alla costruzione del volume principale.

Parte di territorio con caratteri di omogeneità, o individuata come tale dallo strumento urbanistico e sottoposta a relative norme tecniche. Nel territorio comunale, secondo il decreto interministeriale 1444/1968, si individuano zone omogenee A (parti di interesse storico e pregio ambientale); B (aree parzialmente edificate e prive di particolare interesse ambientale); C (zone di espansione dell’abitato); D (insediamenti produttivi); E (uso agricolo); F (attrezzature o impianti di interesse generale).